toolbar powered by Conduit

venerdì 28 settembre 2012

L'ORMA DEL PASSATO


Sento ancora forte
il mio passato
da cui impunemente
ho sentito il mio cuore calpestato ...
La sua orma é dentro me ...
Ed é un'impronta
sempre "pronta"
a tormentarmi di "perché" ...
Tengo spenti
i miei pensieri
ma ugualmente
mi grattugia
l'anima il mio "ieri" ...
Un cero acceso
per mio padre
che non c'é più ...
e uno per il "lutto"
di quel rapporto
che mi ha segnato
profondamente,
dissestando
la mia anima
e la mente ...
Per quanto ancora ...
dovrò sentire dentro
il solco che quell'orma
mi ha lasciato?
Vorrei poter ricostruire
sul quel solco ...
"edificare" un sentimento
nuovo ...
fresco e colorato ...
così diverso
dall'orma del passato!

Tiziana
07/09/2012

VOGLIO DIRTI "CIAO" ...


In una piccola parola ...
é racchiusa l'essenza
dell'inizio di qualcosa!
"Ciao" per cominciare ...
"Ciao" per salutarsi
"Ciao" per congedarsi ...
per poi ritrovarsi!
"Ciao" per dirsi mille parole ...
quelle "non dette"
e quelle che resteranno tali!
"Ciao" per augurarsi
la buona notte
e anche il buon giorno!
"Ciao" ... ti dice il mio cuore
che non si "ferma"
e mi spinge ...
come fosse un motore ...
Come un battito
d'ali ... che "innalza"
e fa volare ...
fa restare sospesi ...
per poi atterrare!
Voglio dirti "Ciao" ...
una parola "semplice"
che ti dico semplicemente ...
mentre voglio riuscire
a dire "addio"
a tutto ciò che é stato
e che, ormai,
fa parte del passato!

Tiziana
08/09/2012

BUONA NOTTE A TE ...


Il Cielo illumina
la Sera ... con la
"sua" Luna e le "sue" Stelle!
Le Nuvole vagano "mobili"
dal Vento sospinte ...
Scende il Buio
che porta agli animi
il riposo dentro il Sonno ...
e "scalda" gli amanti
che abbracciati
si assopiscono!
Buona notte
a te che hai lavorato sodo ...
a te che non ti arrendi
davanti alle difficoltà ...
a te che scopri ogni giorno
qualcosa di te stesso
e anche degli altri ...
a te che giochi la "partita"
fino in fondo ...
che tolleri con grande cuore
anche ciò che ti provoca dolore!
Buona notte
a te che guardi fuori
affacciato alla finestra
o al tuo balcone ...
che osservi
il "movimento" che si
arresta piano ...
A te ... io auguro
una buona notte
e ti sono vicina ... anche 
da lontano!

Tiziana
08/09/2012

ASCOLTERO' IL TUO SILENZIO


In ogni circostanza
é la "costanza"
che premia e "sposta"
le montagne più imponenti ...
Lei dà una spinta
e "muove" anche gli eventi!
Non può ricostruirsi  facilmente ciò
che in un attimo
può andar distrutto ...
É con costanza che
ogni goccia riempie il mare ...
e il cuore batte per il
suo "sentire" ...
Ascoltero', per questo,
il tuo silenzio e
cercherò comunque di capire!
Mi basterà ciò che "non dici"
e ciò che dici lo stringero'
al mio petto ...
Ci credero'... e sperero'
che ci sia ancora
un po' di me
in quel "non detto"!
Ascoltero' il tuo silenzio
e sarà "loquace"
come due occhi che si incontrano
in uno sguardo
di profonda pace ...
La pace di due animi
provati e martoriati
dall'amore ... che
sa anche essere "sofferta"
penitenza ...
Rispettero' il tuo silenzio
e mi lascerò "parlare" ...
Non sarà più un muro ...
e potrà dirmi tutto,
anche ciò che mi fa male
e che, con costanza,
ed "in silenzio"
imparero' a rassegnarmi ad accettare!

Tiziana
08/09/2012

NELLE MIE PAROLE ...


La mia mano viene mossa
dal mio cuore
che, di getto, le detta le parole!
E scrive ... scrive
e ancora scrive ...
"scolpisce" di parole
le emozioni
e leviga quegli "angoli" ...
che ancora "taglienti"
come pezzi di vetro
frantumato...
rallentano i miei passi
nel lasciare indietro
il mio passato!
C'é una grande voglia in me
di chiarirmi prima di tutto
con me stessa ...
Cerco di "ritrovarmi"
e di non sentirmi sola,
di considerare "il peggio"...
e questo mi consola!
Una ricerca che non finisce
e non si rallenta ...
verso qualcosa che
non so cos'é ...
Ma la mia mano viene 
mossa dal mio cuore
che, di getto, le detta le parole!
E scrive ... scrive
e ancora scrive ...
"scolpisce" di parole
le emozioni ...
quelle che vivo
e che non "freno"
per paura di soffrire!
Io "vivo" di emozioni ...
e non so ancora dove
mi condurranno ...
Son qui pronta a "partire"
con quel bagaglio
che porto dentro me
fatto di quella "luce" che
il "buio" mi ha donato ...
Si cambia per diventare
chi veramente sei ...
Ed io mi sto "cercando"
e "ritrovando" ...
anche in ciò che scrivo...
NELLE MIE PAROLE!

Tiziana
09/09/2012

SIAMO COME SIAMO ...


Siamo, per natura, molto sensibili. Siamo così emotivi perché percepiamo ogni cosa attraverso le emozioni:
"il corpo emozionale".
Questo é come una radio, che può essere sintonizzata in modo da percepire alcune frequenze e reagire ad altre.
Siamo sintonizzati sull'amore.
Da bambini non abbiamo definizioni astratte dell'amore:semplicemente lo viviamo.
L'allarme del corpo fisico é il dolore, che ci avvisa quando qualcosa non funziona.
Quello del corpo emozionale é "la paura".
Quando proviamo paura é perché qualcosa non sta andando come dovrebbe.
I bambini, se non si sentono tranquilli vicino a qualcuno, semplicemente lo rifiutano, perché sentono l'emozione proiettata da quella persona.
Apprendiamo le nostre reazioni emotive dall'energia emozionale che regna in famiglia: se i nostri genitori litigano continuamente e in casa regna la disarmonia, la mancanza di rispetto e la menzogna, impariamo ad essere come loro.
Anche se ci dicono di non litigare e di non mentire, l'energia emozionale dei familiari ci porterà a percepire il mondo in una maniera simile alla loro.
Perdiamo la nostra innocenza, la libertà, la felicita' e la tendenza ad amare.
Siamo costretti a cambiare e cominciamo a percepire un altro mondo, un'altra realtà: quella dell'ingiustizia, del dolore, del veleno emotivo.
L'ingiustizia che si avverte é come un coltello che apre una ferita nella mente. A seconda di come reagiamo, la ferita può infettarsi con il veleno emotivo.
Il "corpo emozionale" viene danneggiato e ci dice che c'é qualcosa di cui non ci si può fidare e che potrebbe ripetersi.
La reazione potrebbe essere la paura, la rabbia o semplicemente "il pianto".
Qualunque sia, é già veleno emozionale.
La mente cerca di razionalizzare l'esperienza e si impara a reagire in un certo modo, che diventa il proprio modo personale. Quell'emozione, così come tante altre simili, cambiano il nostro modo di vivere.
Il veleno emozionale all'inizio non sembra un grande problema ... ma con il suo accumulo si comincia a provare rancore, rabbia, e si tende a non perdonare facilmente.
Gli umani usano la paura per "addomesticare" altri umani e la paura aumenta con ogni esperienza di ingiustizia.
Il veleno emotivo é creato "dalla nostra reazione" a ciò che consideriamo un'ingiustizia. Alcune ferite guariscono, altre si infettano.
Quando poi siamo pieni di veleno, abbiamo bisogno di farlo uscire e lo versiamo addosso a un'altra persona.
In che modo? Agganciando la sua attenzione.
L'esempio é una coppia ordinaria. La moglie é piena di veleno a causa di un'ingiustizia subita dal marito. Lui non é in casa, ma lei ricorda l'ingiustizia e il veleno aumenta. Non appena il marito torna, lei aggancia la sua attenzione perché in quel modo potrà passare a lui il suo veleno e si sentirà sollevata.
Gli dice che é uno stupido, che é cattivo o sleale, e il veleno che aveva dentro si trasferisce nel marito.
La moglie continua a parlare finché aggancia la sua attenzione. Il marito si arrabbia e lei si sente meglio.
Ma adesso é lui ad essere pieno di veleno, e deve vendicarsi. Deve agganciare l'attenzione della moglie e rinandarle il veleno.
A questo punto però la quantità é raddoppiata: si tratta di quello che ha ricevuto da lei, più quello formato da lui.
Praticamente i due continuano  a mettersi a vicenda il dito sulla piaga.
Il veleno continua a crescere sempre di più, finché un giorno uno dei due esplode.
Agganciando l'attenzione, l'energia si sposta da una persona all'altra. L'attenzione é una capacità potente della mente. Quando catturiamo l'attenzione degli altri creiamo canali di comunicazione, attraverso i quali può trasferirsi anche il veleno emotivo.
Di solito inviamo il veleno alla persona responsabile dell'ingiustizia, ma spesso lo mandiamo a qualcun altro che non c'entra niente.
L'importante é prendere coscienza di avere un problema. Se ne siamo consapevoli , abbiamo l'opportunita' di guarire il corpo emozionale e smettere di soffrire. Senza consapevolezza non c'é nulla che possiamo fare, a parte continuare a soffrire a causa dei rapporti con gli altri e con noi stessi, perché a volte tocchiamo da soli le nostre ferite, soltanto per punirci.
Nella nostra mente creiamo una parte di noi che giudica costantemente tutto ciò che facciamo o non facciamo, tutte le emozioni che proviamo o non proviamo.
Giudichiamo noi stessi tutto il tempo, ed estendiamo agli altri i nostri giudizi, basandoci sulle nostre credenze e sulle nostre idee di ciò che é giusto o ingiusto.
Con la consapevolezza possiamo capire facilmente perché i rapporti con gli altri o con noi stessi non funzionano:
perché siamo feriti e pieni di una quantità di veleno emotivo che non riusciamo a gestire. Il motivo per cui siamo pieni di veleno é che siamo cresciuti con una "immagine di perfezione" che non esiste.
Creiamo quell'immagine perfetta per compiacere gli altri e per avere la loro approvazione. Ma non saremo mai perfetti e non potremo "mai" perdonarci di non esserlo!
Impariamo, per questo, a negare ciò che siamo e a rifiutarci.
Creiamo nella nostra mente un sofisticato "sistema di negazione", che é come una parete di nebbia davanti ai nostri occhi, che ci impedisce di vedere la verità.
C'é sempre qualcosa di noi che non possiamo accettare o perdonare. E così rigettiamo la nostra stessa umanità.
Quando rifiutiamo noi stessi, giudicandoci e trovandoci colpevoli, siamo noi i primi a punirci, a causa dell'immagine di perfezione.
Se ci sentiamo maltrattati, più di quanto "maltrattiamo" noi stessi, ci allontaniamo, fuggiamo.
Ma se ci maltrattano appena un po' meno di quel limite, spesso restiamo: a volte siamo convinti di meritarlo.
La verità é che abbiamo bisogno "dell'altro" per punire noi stessi.
Quasi tutti facciamo l'errore di basare la nostra felicità sul partner! Facciamo una quantità di promesse che non possiamo mantenere e così apriamo la porta al fallimento.
Indipendentemente da quanto possiamo amare una persona, non saremo mai ciò che quella persona vuole che siamo!
Ogni essere umano ha un sogno personale riguardo alla vita, diverso da chiunque altro.
Noi "sogniamo" secondo le convinzioni che nutriamo, e modifichiamo il sogno secondo il nostro modo di giudicare e di sentirci vittime.
Non esistono due persone che abbiano lo stesso sogno!
Perciò é importante accettare le differenze che esistono tra noi e l'altro, e imparare a "rispettare" i suoi sogni.
Ogni relazione che abbiamo con chiunque nella nostra vita ( partner, mamma, papà, parenti, amici), é "unica" perché facciamo un piccolo sogno insieme.
Ogni rapporto diventa "un essere vivente" creato da due sognatori.
Con l'altra metà possiamo condividere tante cose, possiamo divertirci e creare insieme un sogno meraviglioso.
Ma l'altra metà ha sempre un proprio sogno, una volontà propria, e non possiamo controllare quel sogno in nessun modo.
Allora é necessaria una scelta: creare una guerra di potere o fare gioco di squadra.
Gli atleti di una stessa squadra giocano insieme, non uno contro l'altro.
Se giocate un doppio a tennis, non andrete mai contro il vostro compagno.
Se il vostro partner vuole controllare il gioco, e dice:
"Non giocare in questo modo, gioca in quest'altro. No, stai facendo tutto male", non vi divertirete affatto. E dopo un po' non vorrete più giocare con quel compagno.
Se invece considerate i vostri rapporti, anche quelli romantici, come un gioco di squadra, tutto inizierà a migliorare.
L'egoismo, il bisogno di controllo e la paura possono spezzare quasi tutti i rapporti.
La generosità, la libertà e l'amore creano il rapporto più bello: un continuo idillio.
Se prendiamo la nostra felicità e la mettiamo nelle mani di un'altra persona, prima o poi quella persona la distruggera'. Se la felicità vive dentro di noi, siamo noi ad esserne responsabili. Non possiamo rendere nessuno responsabile della nostra felicità. La felicità é il risultato dell'amore che viene da dentro di noi.
Padroneggiare una relazione dipende da noi, diventando coscienti che ognuno ha il suo sogno personale: possiamo prenderci la responsabilita' della nostra metà del rapporto.
É più facile controllare la nostra metà che cercare di controllare tutta la relazione.
Se abbiamo rispetto, sappiamo che il nostro partner, amico, figlio, madre, é completamente responsabile per la sua metà.
Se lo rispettiamo ci sarà sempre pace tra noi, non guerra.
L'amore non é un concetto, é azione. L'amore in azione può produrre soltanto felicità.
La vita ci porta sempre esattamente ciò di cui abbiamo bisogno. Le nostre sofferenze sono "un dono".
Aprendo gli occhi e guardando ciò che ci circonda scopriremo che é esattamente ciò di cui abbiamo bisogno per "spurgare" il veleno, guarire le ferite e uscire "dall'inferno".
( Liberamente tratto dal capolavoro di saggezza tolteca di Don Miguel Ruiz, "La padronanza dell'amore", tradotto in 34 lingue, nove milioni di copie vendute).

UN NUOVO INIZIO ...


Immaginate un rapporto con il vostro o con la vostra partner.
Possiamo dire che quella relazione é esattamente uguale a quella che potete avere con un cane.
Un cane é un cane, e resterà tale qualunque cosa facciate. Non potete trasformarlo in gatto o in cavallo. É semplicemente ciò che é.
Accettare questo punto é molto importante per i vostri rapporti: non potete cambiare gli altri. O li amate per ciò che sono, o non li amate.
Cercare di cambiarli per adattarli a ciò che vorreste che fossero é come cercare di trasformare un cane in un cavallo. Gli altri sono ciò che sono, voi siete ciò che siete.
Sapendo questo, potete decidere se ballare.
Dovete essere completamente onesti con voi stessi, dichiarando ciò che volete e decidendo se vale la pena danzare.
Dovete comprendere bene questo punto, perché é molto importante. Se lo comprendete
davvero, forse riuscirete a vedere negli altri la verità, e non ciò che volete vedere.
Il cane é un cane, e questo vi va bene. Non sta a voi renderlo un cane. E lui non cerca di trasformarvi in buoni umani, in buoni padroni.
Allora perché non é possibile permettere a un uomo o a una donna di essere se stessi, amandoli così come sono senza cercare di cambiarli?
Ovviamente é importante scegliere la persona giusta.
E qual'é? Quella che vuole andare nella vostra stessa direzione, che condivide il vostro punto di vista e vostri valori emozionali, fisici, economici e spirituali.
Come potete sapere se il vostro partner é la persona giusta per voi?
La donna giusta é quella che riuscirete ad amare così com'é, senza sentire il bisogno di cambiarla.
Se trovate la donna giusta per voi, e allo stesso tempo risulta che siete l'uomo giusto per lei, siete davvero fortunati entrambi.
Siete l'uomo giusto se lei vi ama così come siete, e non desidera cambiarvi.
Sapete qual'é l'uomo o la donna che volete? É la persona che fa cantare il vostro cuore, che é in armonia con il vostro modo di essere, che riesce ad emozionarvi.
Perché accontentarsi di un'altra cosa? Perché non prendere proprio ciò che volete? Perché cercare di trasformare una persona in ciò che non é?
Questo non significa "non amare". Significa fare una scelta, e dire sì o no perché amate anche voi stessi.
Poi, se la cosa non funziona, non biasimatevi. Semplicemente fate un'altra scelta.
Per iniziare un rapporto importante dovete sapere ciò che volete, come lo volete e quando.
Dovete sapere esattamente quali sono i bisogni del vostro corpo e della vostra mente, e scegliere ciò che si adatta a voi.
Esistono milioni di uomini e donne, e ciascuno di loro é unico. Per impostare un rapporto quotidiano dovete cercare qualcuno in armonia con voi, in modo da formare una combinazione funzionante, come una chiave e la sua serratura.
Dovete essere onesti con voi stessi e con gli altri e proiettare ciò che sentite davvero di essere. Non si tratta di essere migliori o peggiori di qualcun altro, ma solo di essere ciò che siete.
Guardate ciò che avete davanti, non siate ciechi, non fingete di vedere cose che non ci sono. Non negate ciò che vedete soltanto per accaparrarvi la merce, quando quella merce non é ciò di cui avete bisogno.
Quando comprate qualcosa che non vi serve, prima o poi finisce nel garage. La stessa cosa accade in un rapporto. Naturalmente possono volerci anni per apprendere questa dolorosa lezione, ma questo é un buon inizio. E se iniziate bene il resto sarà più facile, perché almeno potrete essere voi stessi.
Forse avete già investito una certa quantità di tempo in un rapporto. Se decidete di andare avanti, potete comunque ripartire con un nuovo inizio, imparando ad accettare e amare il partner così com'é.
Ma prima dovete fare un passo indietro e accettare voi stessi, esattamente così come siete. Solo in questo modo potrete davvero esprimervi pienamente.
Siete ciò che siete. Dopo aver accettato voi stessi, accettate il vostro partner, senza cercare di cambiare nulla in lei o in lui.
Se inibite la libertà del partner, inibite anche la vostra, perché dovrete sempre essere lì a controllare tutto ciò che l'altro fa o non fa. E se vi amate davvero, non vorrete mai rinunciare alla vostra libertà personale.
Riuscite a vedere le possibilità che una relazione vi offre? Esploratele, siate voi stessi. Rischiate, ma siate onesti. Se funziona, andate avanti. Altrimenti fatevi un favore, e fatelo anche al partner: lasciate perdere. Non siate egoisti, date all'altro la possibilità di trovare ciò che vuole veramente, e allo stesso tempo date questa opportunità anche a voi stessi. Se una relazione non funziona, é meglio cercare in un'altra direzione. Se non riuscite ad amare l'altra persona così com'é, qualcun altro ci riuscirà. Non sprecate il vostro tempo e quello del partner. Questo vuol dire rispettare l'altro.
Ma se decidete di investire in quel rapporto, fate del vostro meglio. Fatelo perché sarete voi a raccoglierne i frutti. Se riuscite ad amare il partner così com'é, se riuscite ad aprire completamente il vostro cuore all'altro, attraverso l'amore potrete arrivare in paradiso.
Potete iniziare a praticare da questo punto di vista in avanti.
Dovete mirare verso un nuovo inizio, tagliando i legami con il passato e ricominciando da capo. Non dovete provare attaccamento verso il passato. Tutti possiamo cambiare, e cambiare in meglio. Un nuovo inizio vuol dire, per esempio, perdonare tutto ciò che é accaduto tra voi e il vostro partner. Dimenticate tutte le liti, perché si trattava soltanto di malintesi. Uno dei due si sentiva ferito e cercava di vendicarsi. Qualunque cosa sia accaduta in passato, perché lasciare che vi impedisca di raggiungere il paradiso?
Abbiate il coraggio si accettare tutto, al cento per cento, oppure lasciate perdere.
Lasciate andare il passato, e iniziate ogni nuovo giorno partendo da un livello d'amore più alto del giorno prima. Ciò terrà vivo il fuoco, e farà crescere l'amore ancora di più.
I rapporti sono un'arte. Il sogno creato da due persone é più difficile da padroneggiare di quello creato da un singolo.
Per essere felici in due, bisogna che ciascuno mantenga in perfetto stato la propria metà. Entrambi avete una certa quantità di "spazzatura", di cui siete responsabili. Siete voi a dover pulire la vostra "spazzatura", non l'altro. La stessa cosa vale per la metà che riguarda l'altro. Dovete rispettare anche la "spazzatura" del partner. Lo scopo del rapporto non é quello di pulire i "rifiuti" dell'altro: ciascuno deve occuparsi dei propri.
Anche se il partner vi chiede aiuto, avete la possibilità di rispondere di no. Ciò non significa che non amate o non accettate l'altra persona. Significa che non siete capaci di aiutarla oppure che non volete stare al gioco. Per esempio, se il vostro partner si arrabbia, potete dire: " Hai il diritto di essere arrabbiato, ma io non devo arrabbiarmi con te solo perché tu ce l'hai con me". Non dovete accettare la rabbia del partner, ma potete permettergli di essere arrabbiato. Permettetegli di essere se stesso, di guarire senza il vostro intervento. E potete accordarvi perché lui o lei faccia lo stesso con voi.
Assumetevi il rischio di fare un nuovo accordo con il vostro partner, uno che funzioni per voi. Se non funziona cambiatelo e createne un altro. Usate l'immaginazione per esplorare nuove possibilità, per creare nuovi accordi basati sul rispetto e sull'amore. Trovate la voce per esprimere i vostri bisogni. Si tratta di avere fiducia in voi stessi e nel partner.
Voi siete esseri umani "perfetti", e così anche il vostro partner. Se trattate l'altro con amore e rispetto, chi ne avrà i benefici?
VOI.
Guarite la vostra metà e sarete pronti per un rapporto senza paura, senza colpa, senza biasimo, senza rabbia e senza tristezza.
Il giorno in cui sarete completamente aperti solo per condividere, per servire e dare amore, sarà un giorno meraviglioso!!!
( Liberamente tratto dal capolavoro di saggezza tolteca di Don Miguel Ruiz, "La padronanza dell'amore", tradotto in 34 lingue, nove milioni di copie vendute).

AMORE E PAURA: DUE POLI OPPOSTI


Proprio come il corpo é fatto di cellule, i sogni sono fatti di emozioni.
Esistono due fonti principali di emozioni. Una é la paura, l'altra é l'amore.
Osserviamo adesso alcune caratteristiche dell'amore e della paura.
- L'amore non ha obblighi. La paura ne é piena.
Nel sentiero della paura, facciamo tutto perché "dobbiamo" farlo. Sentiamo di avere un obbligo, e resistiamo.
Più resistiamo, più soffriamo, e presto o tardi cerchiamo di liberarci dai nostri obblighi.
- L'amore non ha resistenze. Qualunque cosa facciamo é perché "vogliamo".
Diventa un piacere, un gioco divertente.
- L'amore non ha aspettative.
La paura ne é piena. Agiamo per dovere, e ci aspettiamo che gli altri facciano lo stesso.
Per questo la paura fa male e l'amore no. Ci aspettiamo qualcosa, e se non accade soffriamo. Sentiamo che non é giusto, e incolpiamo gli altri di non essere stati all'altezza delle nostre aspettative.
Se agiamo per amore invece non abbiamo aspettative.
Agiamo perché vogliamo, e se gli altri vogliono fare lo stesso oppure no, é un problema loro. Non c'é nulla di personale. Quando non ci aspettiamo nulla, se accade o non accade qualcosa non c'importa, perciò non soffriamo. Non ci "aspettiamo" che l'altro faccia determinate cose, e non ci sentiamo obbligati a fare nulla.
- L'amore é basato sul rispetto.
La paura non rispetta nulla.
E se ho paura non ti rispetto e cerchero' di controllarti e farò al tuo posto ciò che dovresti fare tu. Se poi non rispetto me stesso, mi compatisco e sento che non sono abbastanza bravo per cavarmela bene nel mondo. Dirò "Povero me!"  L'autocommiserazione viene dalla mancanza di rispetto.
- L'amore é spietato. Non gli dispiace per nessuno ma prova compassione. La paura é piena di pietà. Se non pensi che io possa farcela, se non mi rispetti, ti dispiace per me.
L'amore "rispetta". Ti voglio bene. So che puoi farcela. So che sei abbastanza forte, abbastanza intelligente, abbastanza bravo da poter fare le tue scelte. Non devo scegliere io per te. Puoi farlo da solo. Se cadi, posso darti una mano a rialzarti. Posso dirti: " Ce la farai, insisti".
Questa é compassione non é pietà. La vera compassione viene dal rispetto e dall'amore. La pietà viene dalla mancanza di rispetto e dalla paura.
- L'amore é completamente responsabile. La paura evita le responsabilità.
Cercare di evitare le responsabilità é un grande errore, perché ogni azione ha delle conseguenze. Tutto ciò che pensiamo e che facciamo ha delle conseguenze.
Se facciamo una scelta, ci sarà un risultato, o una reazione. Se non scegliamo, ci sarà comunque un altro risultato e un'altra reazione.
In un modo o nell'altro, dovremo affrontare le conseguenze delle nostre azioni.
- L'amore é sempre gentile. La paura é sempre scortese.
La rabbia non é altro che una maschera della paura.
L'amore é sempre gentile, e tale gentilezza rende generosi e apre tutte le porte. La paura é egoista e chiude tutte le porte. Se ho paura, mi preoccupo solo di me.
- L'amore é incondizionato. La paura é piena di condizioni.
Sul sentiero della paura, ti amo solo "se" ti lasci controllare da me, "se" sei buono con me, "se" ti adatti all'immagine che mi sono fatto di te. Creo un'immagine di come dovresti essere, e poiché non sarai mai così, ti giudico e ti trovo colpevole.
Sul sentiero dell'amore non ci sono "se". Non ci sono condizioni. Ti amo così come sei. Non abbiamo il diritto di cambiare gli altri, e nessuno ha il diritto di cambiare noi.
- Sul sentiero della paura abbiamo una quantità di condizioni, aspettative e obblighi, e creiamo una quantità di regole soltanto per proteggerci dalla sofferenza.
Le regole influenzano la qualità dei canali di comunicazione, perché quando abbiamo paura "mentiamo". Se ti aspetti che io sia in un certo modo, mi sento obbligato a essere in quel modo. La verità é che non sono quello che vuoi farmi essere. Ma se sono onesto, e te lo dico, tu soffri, ti arrabbi.
Allora "mento", perché ho paura del tuo giudizio. Ho paura che mi troverai colpevole e mi punirai. E ogni volta che te ne ricorderai, mi punirai di nuovo, sempre per lo stesso errore.
- Sul sentiero dell'amore c'é giustizia. Se faccio un errore, lo pago una volta sola, e se amo davvero me stesso uso quell'errore per imparare.
Sul sentiero della paura non c'é giustizia. Ci costringiamo a pagare mille volte per lo stesso errore. E ci comportiamo allo stesso modo con gli errori degli altri.
Ciò crea e apre molte ferite emozionali.
Nelle relazioni ordinarie assistiamo a tanti drammi perché le coppie sono sul sentiero della paura!
( Liberamente tratto dal capolavoro di saggezza tolteca di Don Miguel Ruiz, "La padronanza dell'amore", tradotto in 34 lingue, nove milioni di copie vendute).

SONO IO ...

Sono io ...
quella che non si arrende
che stringe i denti
e porta avanti il suo destino ...
Quella che si fida del cuore  della gente
che non ha orgoglio
e che non mente ...
Che fa dell'umiltà la sua promessa
e della fede un conforto grande ...
Che scrive di se stessa
e dei suoi sentimenti
senza vergogna
senza ipocrisia
e che cerca nell'amore
la sua via.
Sono io ...
mi sono "ritrovata" ...
mi sento una persona nuova,
sono rinata!
Ho letto tanto ...
ho scritto ...
ho ascoltato il cuore ...
É sempre lui
che mi detta le parole ...
ma sono "io" ... colei
che lo ascolta
e tiene conto di ogni suo consiglio!
Sono io ...
adesso più che mai ...
Sono il mio canto,
la mia luce, le mie poesie,
sono la madre dei miei figli,
la vita che scorre
dentro i loro occhi ...
Sono il colore che prende forma e spazza via il "nero" ...
Sono la natura che ho dentro,
sono il mio cuore sincero ...
Sono l'immagine che vedo
nello specchio del mio animo
e di ciò che "sono" adesso
sono grata al mondo intero ...
all'Universo!

Tiziana
22/09/2012

mercoledì 12 settembre 2012

GUARIRE DAL MALE EMOZIONALE

Immaginiamo di avere una malattia della pelle e di essere pieni di ferite infette.
Se andiamo dal dottore per farci curare, lui aprirà le ferite con il bisturi. Poi le pulira', applicherà una medicazione e le terrà pulite, finché saranno completamente guarite e non faranno più male.
Per guarire il "corpo emozionale" il bisturi da usare per aprire le ferite é "la verità".
É doloroso aprire le ferite con il bisturi della verità e portare allo scoperto tutte le menzogne che ci siamo detti e che si sono dette: "il sistema di negazione" che abbiamo creato per proteggerci.
Ma se guardiamo le nostre ferite con gli occhi della verità, possiamo finalmente guarirle.
Si inizia praticando la verità con se stessi ... cominciando a vedere ogni cosa così com'é, non come la si vuole vedere.
L'ingiustizia subìta crea una forte ferita emozionale, che può richiedere anni prima di guarire.
Ma ciò che é stato vero in passato, non significa che sia vero "adesso".
Usando la verità, potete aprire la ferita e vedere l'ingiustizia da una prospettiva nuova.
La verità é "relativa" in questo mondo.
Cambia continuamente ...
Ciò che é vero adesso non é detto che lo sarà in futuro o magari tornerà ad esserlo.
Il nostro sistema di negazione é così potente che diventa molto complesso.
Ci sono verità usate per coprire menzogne, e menzogne usate per coprire la verità.
Bisogna svelare uno strato alla volta, come quando si pela una cipolla, finché a un certo punto aprirete gli occhi e scoprirete che si mente continuamente.
Le tre regole per scoprire la verità:
La regola numero uno:
Non credete a tutto ciò che leggete.

Credete ciò che vi pare solo se per voi ha un senso, se vi guida verso il risveglio.
Allora scegliete di crederci.
Viviamo in sogni completamente diversi. Ciò che io dico, anche se per me é assolutamente vero, non deve necessariamente esserlo per altri.

La regola numero due:
Non credete a voi stessi.

Non credete a tutte le menzogne che vi raccontate per non soffrire. A tutte le cose che vi sono state inculcate e nelle quali non avete scelto di credere.
Non credete nei vostri limiti.
Non credete di essere indegni di felicità e di amore.
Non credete in tutto ciò che vi fa soffrire.
Aprite il "cuore" e ascoltate: quando sentite che vi sta guidando verso la felicità, scegliete di ascoltare.

La regola numero tre é:
Non credete agli altri.

Non credete agli altri perché mentono sempre. Tutto cambia con estrema rapidità, ma se siete consapevoli potete notare il cambiamento.
Solo il buon senso può guidarvi verso la felicità.

Ciò che é vero non ha bisogno di spiegazioni o di giustificazioni. Alla verità non serve l'aiuto di nessuno.
Le menzogne hanno bisogno d'aiuto. Si crea una menzogna per giustificarne un'altra, poi un'altra per rendere credibili le prime due e così di seguito.
Gran parte delle menzogne che crediamo vere si dissolvono da sole se smettiamo di credere in esse.
Ciò che é falso non sopravvive allo scetticismo, la verità invece sì.
Ciò che vero é vero che lo crediamo o no.
Da bambini non abbiamo avuto l'opportunità di scegliere
in cosa credere. Adesso é diverso. Siamo adulti, e abbiamo il potere di scegliere.
Possiamo scegliere in che modo vivere la nostra vita.
Se siamo onesti con noi stessi, sapremo di essere sempre liberi di scegliere.
Se siamo disposti a vedere con gli occhi della verità, scopriamo le menzogne e apriamo le ferite.
Ma dentro le piaghe c'é ancora il veleno.
Una volta aperte le ferite, dobbiamo ripulirle da tutto il veleno.
Come si fa?
Soltanto il perdono può neutralizzare il veleno.
Dovete perdonare tutti coloro che vi hanno fatto del male, anche se pensate di aver subito qualcosa di imperdonabile. Dovete perdonare per non soffrire ogni volta che ricordate ciò che vi hanno fatto. Il perdono serve alla vostra "guarigione"!
Il perdono é un atto d'amore verso di sé.
Saprete di aver perdonato qualcuno quando sentite il suo nome, lo vedete o gli parlate e non avete una reazione emotiva.
Se toccate una ferita e non provate dolore, sapete di aver perdonato.
Naturalmente resterà una cicatrice, proprio come sulla pelle. Avrete il ricordo dell'accaduto e del dolore provato ma, una volta guarita,la ferita non farà più male.
Non dobbiamo imparare il perdono, perché é un talento naturale. Ma é successo che abbiamo imparato il comportamento opposto, l'abbiamo praticato, e ora perdonare ci riesce molto difficile.
Appena qualcuno fa qualcosa che non ci piace, basta, é finita. É fuori dalla nostra vita.
Diventa una guerra d'orgoglio.
Perché ogni volta che non perdoniamo la nostra "importanza personale" diventa più forte. Ci sentiamo più importanti, quando diciamo: " Qualunque cosa  possa dire o fare non cambierà nulla. Ciò che mi ha fatto é imperdonabile".
L'orgoglio é il vero problema. A causa sua aggiungiamo benzina sul fuoco dell'ingiustizia subita, per ricordarci che non possiamo perdonare.
Impariamo anche a soffrire per "punire" chi ci ha fatto del male.
Ci facciamo male da soli e poi diciamo: " Guarda cosa ho fatto a causa tua".
Sembra assurdo, ma é proprio ciò che facciamo.
Trovate il "bambino capriccioso" dentro di voi, prendete il vostro orgoglio e gettatelo nella spazzatura.
Non ne avete bisogno.
Lasciate andare "l'importanza personale" ... perdonate gli altri e vedrete accadere miracoli nella vostra vita.
Cominciate a lavorare con il perdono. Praticatelo. All'inizio sarà difficile, ma poi diventerà un'abitudine. L'unico modo di recuperare la capacità di perdonare é tornare a praticarla, continuamente, finché un giorno scoprirete di poter perdonare anche voi stessi.
A un certo punto, capirete di dovervi perdonare per tutte le ferite che vi siete inflitti, per tutto il veleno che avete creato.
Quando perdonate voi stessi, potete cominciare ad accettarvi e ad amarvi.
Il supremo perdono é perdonare se stessi.
Una volta ripulite le ferite, possiamo usare una potente medicina per accelerare il processo di guarigione: si tratta dell'Amore.
L'amore incondizionato accelera il processo di guarigione. Non c'é medicina più potente. Non ci sono più
"se". Non ci sono giustificazioni, né spiegazioni.
C'é solo amore.
Amate voi stessi, amate il prossimo e amate i vostri nemici.
Tutto ciò é semplice buon senso, ma non possiamo amare gli altri se non amiamo noi stessi.
Ci sono milioni di modi per esprimere la felicità, ma ce n'é uno solo per essere felici: amare.
Se non vi amate, non potrete amare nessun altro.
Ma avrete comunque bisogno d'amore, e se troverete qualcuno che ha bisogno di voi, si produrrà ciò che gli umani chiamano amore.
Ma quello non é "Amore". É possesso, egoismo, controllo, mancanza di rispetto.
L'amore che proviene da dentro é l'unico modo di essere felici: un amore incondizionato per voi stessi.
Amare se stessi non significa essere egoisti. Se vi amate, l'amore crescerà sempre di più, e quando inizierete un rapporto non sarà perché avete bisogno di essere amati. Diventa una scelta: potete scegliere una persona, se volete, e scoprire chi é veramente. Poiché non avete bisogno del suo amore. Siete completi. Quando l'amore irradia da voi, non avete bisogno di cercarlo per paura della solitudine. Se amate voi stessi, potete essere soli e non c'é problema.
Abbandonatevi completamente a questo amore. Non resistete più alla vita. Non rifiutatevi più. Non continuate a portarvi addosso tutte quelle colpe. Accettate ciò che siete e accettate gli altri così come sono. Avete il diritto di amare, di sorridere, di essere felici, di condividere il vostro amore e di non aver paura di essere amati.
Questa é la "guarigione".
Tre semplici punti chiave: la verità, il perdono e l'amore.
Con questi tre punti il mondo può guarire e smettere di essere un ospedale psichiatrico!
Non é più necessario soffrire.
Se siamo consapevoli che la mente é "malata" e che il corpo emozionale é "ferito", possiamo guarire!
( Liberamente tratto dal capolavoro di saggezza tolteca di Don Miguel Ruiz, "La padronanza dell'amore", tradotto in 34 lingue, nove milioni di copie vendute).

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...