Mi accorgo vivendo giorno per giorno una vita semplice e senza pretese... di quanto siano complessi i rapporti umani...
E di quanto in ogni rapporto il cuore detti le sue leggi incontrastabili.
Ci si rapporta spesso affrontando difficoltà oggettive provenienti da sofferenze pregresse e fallimenti di rapporti precedenti.
E si ha bisogno di una grande maturità o di una grande "incoscienza" per avvicinarsi nuovamente a una persona e al suo bagaglio fatto del suo vissuto, dei suoi preconcetti, delle sue chiusure, delle sue resistenze, delle sue convinzioni auto-limitanti, dei suoi punti fermi, delle sue incertezze, delle sue fragilità, delle sue barriere tirate su per auto-difesa.
Il fulcro di tutto é il cuore... e la voglia di amare e di essere amati insita in ognuno di noi.
I sentimenti che ci muovono ogni attimo e che ci nutrono, purtroppo, però, non sono sempre e solo guidati dall'amore.
Spesso la sofferenza vissuta e subita porta all'auto-difesa.
Ci si difende attaccando... Riversando sull'altro le proprie responsabilità... Accusandolo del feedback che ci é arrivato e che abbiamo valutato e decodificato con la nostra visione d'insieme.
Ed ecco venir fuori ciò che più si teme... e che si era quasi paventato: la sfiducia nei confronti del prossimo e il negativo che ci si aspetta per potersi dire "Lo avevo detto! Avevo ragione a non fidarmi!"
Ed il temuto... non tarderà ad arrivare!
Siamo noi che lo abbiamo richiamato e promosso... con le nostre azioni, anche inconsce.
Tendiamo ad auto-punirci riflettendo nel nostro presente, e di conseguenza sul nostro futuro, i fallimenti e le delusioni, i torti subiti e il nostro "veleno emozionale",
adattando i soggetti incontrati lungo il nostro cammino a perfetti e modellati "capri espiatori".
Ma non é così... ovvero riversando il nostro veleno emozionale sull'altro, che riusciremo a liberarcene completamente! Perché l'altro attaccherà noi... con la sua rabbia e il suo veleno, in un "ping-pong" che non potrà mai terminare in bellezza... E sarà vittima chi uscirà dal "torneo" sentendosi tale!
Il rispetto e l'amore per se stessi invece é l'unica chiave che possa aprire qualunque serratura.
Un "passepartout" infallibile che non conosce confini di sorta.
Amarsi significa prendersi cura di sé e del proprio "sé".
Assecondarsi, promuoversi, scoprirsi e riscoprirsi.
Nutrirsi di autostima e coltivarsi avendo modo di coltivare...
Non permettere a nessuno di mancarci di rispetto e non sentirsi mai... vittima!
Imparare dai propri errori e da quelli altrui significa crescere, costruire, maturare.
Significa imparare a rapportarsi al prossimo con coscienza e consapevolezza.
La consapevolezza che ogni persona racchiude in sé un piccolo Universo.
Un funzionante e funzionale spazio etereo in cui vige la legge del cuore!
Tiziana Scuderi
08/08/2013
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